sabato 11 maggio 2013

Le Negazioni trentasei pezzi







36 pezzi

A metà mese il mondo cadrà in pezzi


'36 pezzi', diversi
grida nel silenzio
un muro nel vuoto
di un mondo perso
cloni di un nucleo
che non fotocopia
che non ti adora
ma ti dà la parola
frecce puntate al sì
teste che dicono no!
volti nascosti
scomposti
in versi,
semplici 
parole pistole
caricate a salve
salvati e abbandonati
leggici e ritrovati


Regina Re

Incoerente coerenza

Mi muovo sto fermo
Rido piango prego maledico
Mi amo mi odio
Mi muovo dentro me fermo
Mi fermo fuori da te mosso
Parlo muto urlo silenzio
Sono diverso sempre
a volte solo me stesso

Anima lì

Lì il serpente striscia silenzioso, la lingua lo tira, lo guida
trascina il corpo liscio sul pavimento, specchio di neon
piedi nudi lasciano impronte, ombre
l'anima striscia ai piedi e ne ignora la testa:
"schiaccia, colpisci, calpesta!"

Lì nessun piede che schiacci quella testa
è festa, occhi a fessura e cin cin di bicchierini
grappe e grappini, in fila come soldatini
l'anima reginetta della festa:
"striscia, scivola, confessa!"

Lì solo teste serie, stile made in Italy
ingoia, dimentica, caccia in quel negozio
entra e sogna il sogno di un trionfo
l'anima si pavoneggia tra gli inchini:
"fanculo, tutti burattini!"

Lì solo un'arma è consentita
pago il conto, punto, compro
lancia al muro il bicchiere rotto
l'anima nuova ora ha scarpe vere:
"sono di pelle, è nera, è di serpente!"

R. Re 

2 dei 36 pezzi da: Le Negazioni 36 pezzi di Nucleo Negazioni















venerdì 3 maggio 2013

Dipinto ad olio su tela d'acqua







"Dipinto ad olio su tela d'acqua"


Voglio costruire una zattera del tempo

o una lampada ad olio,
per redimere la colpa mia
d'aver ceduto
alla vanità di dire


Voglio vantarmi di aver detto nulla
d’aver ceduto alla paura
per coprire la gioia mia
bolla d’olio nell’acqua
luminosa scia di un zattera (scritto ora)

scritto tra domani, ieri e voglio

provare a trovare,
quella parola
virtuale tra dire e non dire,
cedendo ma anche no,
recidendo gli ormeggi,
per navigare su quest'olio di mare,
con la gioia, la paura e la colpa
redente in vanto.



Letto ora, tra tempi morti
quando non albeggia il puoi
quando tramonta il vuoi
tra i cuscini di ieri e di domani
dimenticando ma anche no,
riportando in vita il tempo
per fermare il navigare
in quell’attimo di calma
che annulla il dire e il fare


Newclear & Regina Re